Perché il tagliando auto è così importante?
Questa domanda è balenata almeno una volta nella mente di gli automobilisti alle prese con offerte tagliando auto, proposte ormai da tutti i costruttori. Tenuto conto soprattutto dei costi da sostenere la domanda è lecita, e merita una risposta che tenga in considerazione non solo l’aspetto economico, seppur di primaria importanza.
C’è da sapere che i costruttori devono recuperare parte degli introiti persi a causa di un mercato del nuovo che non spinge più così forte. L’imputato numero uno risponde al nome di crisi dei semiconduttori, la cui reperibilità è diventata così scarsa da far fermare ciclicamente interi reparti produttivi.
Le aziende in crisi sono in prima battuta quelle che producono chip e schede elettroniche che poi andranno a equipaggiare le auto sotto forma di centraline elettroniche, sensori e componenti dedicate al corretto funzionamento del veicolo. Di riflesso, le case automobilistiche si trovano ormai da tempo a fare i conti con un approvvigionamento sempre più afflitto da ritardi che su larga scala si traducono in blocchi o rallentamenti della produzione.
Negli autosaloni finiscono sempre meno auto nuove, i tempi di consegna si allungano a danno del cliente e delle concessionarie stesse. Il risultato? Gli automobilisti hanno preso d’assalto il mercato dell’usato, con il collaterale effetto di far schizzare i prezzi delle auto di seconda mano verso l’alto. Le vendite del nuovo scendono, e con esse i margini di ricavo.
Per recuperare parte del budget andato in fumo, i costruttori hanno iniziato a puntare seriamente sulla manutenzione, ed ecco fiorire offerte sul tagliando che si fanno sempre più convenienti, al punto che gli automobilisti alle prese con auto anche datate scelgono sempre più spesso la rete di assistenza ufficiale.
E il meccanico di fiducia?
La situazione, che ha trovato nella crisi dei semiconduttori un importante catalizzatore, va avanti in realtà da tempi ancor più remoti. Da quando cioè, grazie al Decreto Monti è possibile portare l’auto dal meccanico di fiducia per il tagliando, senza con ciò far decadere la garanzia ufficiale del costruttore. A patto che in officina vengano utilizzate parti di ricambio originali o compatibili ma approvate dal costruttore perché rispondenti ai medesimi parametri qualitativi.
Da quel preciso momento le case si sono trovate a fare i conti con una concorrenza sempre maggiore sul piano della manutenzione programmata, perché in genere le autofficine indipendenti hanno costi di gestione minori risultando di conseguenza competitive, rispetto alle strutture ufficiali. Col tempo i costruttori hanno capito che per recuperare terreno su un campo che per loro è fonte di margini importanti, avrebbero dovuto recuperare clienti attraverso scontistiche dedicate.
Ed è proprio ciò che sta accadendo, con la situazione odierna estremizzata dall’ormai nota crisi del silicio e da una situazione di incertezza economica generalizzata. Le case rinunciano a parte del margine ma incrementano il numero di interventi, riportando in positivo l’ago di una bilancia che stava pericolosamente puntando verso il basso.
Il cliente in questo caso realizza un doppio vantaggio: da una parte può contare su prezzi competitivi anche rispetto a quelli che potrebbe applicare il meccanico di fiducia, e dall’altra gode di una serie di garanzie extra che solo il costruttore può elargire, specialmente sulla manodopera. Un rapporto win-to-win che a conti fatti conviene a tutti, soprattutto in caso di elevate percorrenze chilometriche che si traducono in più tagliandi durante l’anno.